S t a r l i g h t s: l’Universo in un filo di luce – Roma, 16 maggio 2019
S t a r l i g h t s
l’Universo in un filo di luce
Il 16 maggio si celebra, sotto l’egida dell’Unesco, la Giornata Internazionale della Luce (International Day of Light, IDL) 2019, che si ispira proprio alla sua straordinaria importanza e al suo ruolo nella scienza, nella cultura, nell’arte e in innumerevoli altri contesti sociali e culturali.
Risorsa insostituibile, emblema e strumento di conoscenza, materia prima dell’arte, messaggero della natura: tanto si potrebbe ancora dire sulla luce, eppure quasi mai ci soffermiamo a contemplarne il valore, l’utilità e gli effetti collaterali
Vi è un intero Universo che si lascia ammirare attraverso un esile filo di luce. Stelle, pianeti e galassie che ci consentono di decifrare il significato del Cosmo e di noi stessi grazie a quel fragile bagliore. Punti luminosi che hanno nutrito creatività, umanità e fantasia dei nostri antenati e che oggi esprimono un patrimonio di valori e significati senza eguali.Un’eredità da preservare, incontaminata, per le generazioni future, come l‘Unesco stessa ci esorta a fare nella sua Dichiarazione Universale dei Diritti delle Generazioni Future, 1994
Eppure, quel giardino di fievoli luci celesti è oggi a rischio di estinzione. Paradossalmente, a causa di altra luce. O, meglio, dell’uso che ne facciamo.
L’inquinamento luminoso, dovuto all’immissione irrazionale di luce artificiale nell’ambiente notturno, rende ormai impossibile ammirare le luci del cielo, interferendo pesantemente anche con altre cose. Luce che cancella altre luci, un singolare conflitto, laddove una convivenza sarebbe invece possibile, nel segno di una nostra reale intelligenza.
In tempi in cui si auspica una maggiore considerazione per l’ambiente in cui viviamo, la tutela del cielo stellato, dei suoi infiniti significati scientifici e culturali diventa spontaneamente un simbolo di tale consapevolezza. Anche l’International Astronomical Union, attraverso l’iniziativa “Dark Skies for All” (“Cieli bui per tutti”) intende sostenere la tutela di un questo prezioso patrimonio.
Per questo il Virtual Telescope Project e Roma Best Practices Award vi invitano, il prossimo 16 maggio, all’evento: “Starlights: l’Universo in un filo di luce”.
Decifrando quel raggio di luce, gli studiosi sono riusciti a svelare la reale natura degli astri e del Cosmo, superando le proverbiali distanze astronomiche, pur restando con i piedi per terra. Questa straordinaria lettura del cielo si aggiunge a quella, preziosissima e millenaria, dei nostri antenati, diventando un tutt’uno di immenso valore culturale.
Un tesoro di bellezza e conoscenza che va tutelato: l’inquinamento luminoso tiene ormai in ostaggio lo sguardo di molta della popolazione mondiale, negando la vista delle stelle.
Aggrappandoci a quel filo di luce, rievocheremo la storia del rapporto tra l’uomo e le stelle, fino a scoprire il significato del loro bagliore, chiedendoci come arginare l’inquinamento luminoso e far convivere le nostre città e il firmamento. Faremo dialogare scienza e arte, capaci di scorgere spunti comuni e sostenersi in questo racconto del cielo e della sua tutela.
Ospiti dell’incontro saranno l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project e Ambasciatore del progetto Dark Skies for All dell’International Astronomical Union, e l’artista Leonardo Petrucci, il cui percorso creativo si muove spesso a stretto contatto con il firmamento.
L’appuntamento è per il 16 maggio 2019, alle ore 17:30, presso la meravigliosa chiesa seicentesca di San Francesco Saverio del Caravita, Via del Caravita, 7, 00186 Roma RM.
L’ingresso è gratuito.
“Starlights: l’Universo in un filo di luce” è un’iniziativa parte del percorso “Sotto lo Stesso Cielo”, ideato da Gianluca Masi, Paolo Masini e Alessandra Albanesi. RomAstronomica è un progetto del Virtual Telescope Project e Roma bpa.